Le sue caratteristiche del Death Metal sono ritmiche veloci, bruschi cambi di tempo, testi morbosi e voci violente. La chitarra presenta un suono ancor più distorto rispetto al passato e tonalità molto più basse rispetto al thrash e al classico metal. Sovente troviamo tecniche chitarristiche quali il palm muting, il tremolo picking e scale velocissime spesso arricchite con armonici e tapping.
Anche la batteria gioca un ruolo molto importante. D'obbligo è l'uso della doppia cassa, o più praticamente il doppio pedale, spesso usato per creare un possente "muro sonoro". Le parti vocali nel death vennero completamente rivoluzionate. Nel genere è usato il growl, voce gutturale e atonale che esprime notevole violenza. In rare occasioni è anche usato lo scream, stile di voce riscontrabile nel black metal.
Il basso era, e spesso è tutt' ora, lo strumento messo un po' in secondo piano rispetto agli altri e, generalmente, tendeva a seguire gli schemi della chitarra. Col passare del tempo, soprattutto con le successive generazioni di gruppi death metal, il basso iniziò ad assumere un ruolo fondamentale quanto gli altri strumenti e iniziò ad interpretare parti soliste e non solamente ritmiche (Steve DiGiorgio (anche conosciuto come DIO, nda), Roger Patterson e Tony Choy furono tra i primi bassisti ad aver dato a questo strumento un posto di rilievo nel genere). Le tematiche principali morte, sofferenza, satanismo e occultismo, le quali hanno spesso portato i gruppi di questa corrente ad essere accusati di incitare i giovani alla violenza, secondo i politici e i conservatori. Tuttavia, è possibile riscontrare, anche se in minor parte, argomenti più "maturi" come guerra, disagio esistenziale e politica.
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